“L'undicesimo Messaggero dei Fatui, noto anche come il \"Principe\". Il suo nome è molto temuto sul campo di battaglia.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Nonostante sia uno degli Undici Messaggeri e ricopra uno dei ruoli più importanti tra di Fatui, il Principe ha proprio l'aspetto del giovane adulto che è.
Tuttavia, sotto quell'apparenza allegra e rassicurante si nasconde uno spadaccino letale, un vero lupo travestito da agnello.
È il più giovane degli Undici Messaggeri, ma anche uno dei più pericolosi.
Detto questo, il Principe non sembra trovarsi molto bene con gli altri.
È un vero combattente, quindi si trova spesso in disaccordo con questa organizzazione votata all'inganno e al tradimento.
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Essendo il più giovane Messaggero della storia dei Fatui, il Principe è raramente vincolato dalle convenzioni e agisce seguendo le proprie regole.
Nonostante questo lupo solitario, spesso in contrasto con i loro metodi, non sia tanto ben visto dai suoi pari, il suo atteggiamento distaccato nasconde una responsabile e inoppugnabile meticolosità.
Tiene molto all'onore e alla parola data. Qualsiasi promessa faccia, anche la più assurda, non manca mai di mantenerla.
Non importa se si tratta di sterminare tutti i draghi nelle loro tane, di avventurarsi in un dominio estremamente pericoloso o di spodestare da solo un nobile dal suo territorio.
Non solo mantiene le sue promesse, ma lo fa anche con grande eleganza e precisione chirurgica. Vera punta di diamante dei Messaggeri, il Principe compare sempre nelle aree più vulnerabili delle nazioni nemiche di Snezhnaya, pronto a colpire non appena la battaglia sta per scoppiare.
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
Secondo molti racconti di Snezhnaya, Tartaglia combatte fin dall'età di quattordici anni.
Per quanto possa sembrare strano, pare che già a quella giovane età fosse un abile sterminatore e che padroneggiasse diverse arti marziali.
La cosa più spaventosa, però, non è la sua abilità nel combattere, ma la sua passione.
Si esalta di fronte a battaglie pericolose e diventa ancora più euforico davanti a nemici terrificanti.
L'arroganza e la supponenza del Principe derivano dalla sua esperienza senza pari nel combattimento e dal costante perfezionamento delle sue abilità nel corso di innumerevoli battaglie.
D'altro canto, però, gli altri Messaggeri cercano sempre di inviarlo a compiere incarichi il più lontano possibile da Snezhnaya, poiché temono i danni causati dal suo carattere litigioso e vogliono evitarne le conseguenze.
Il giovane Messaggero si trova inspiegabilmente sempre nell'occhio del ciclone e queste bizzarre circostanze l'hanno fatto diventare anche un vanitoso, che si compiace delle lodi ricevute.
A differenza degli altri Messaggeri, che preferiscono mantenere una certa discrezione, Tartaglia va spesso ad assistere a eventi pubblici, talvolta partecipando anche di persona.
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
La pesca sul ghiaccio è uno dei passatempi di Tartaglia fin dall'infanzia.
In quel periodo, non era conosciuto come Tartaglia o il Principe, come lo chiamano oggi i Fatui, ma come Ajax. Fu suo padre a dargli quel nome, ispirato dalla storia di un eroe. Ajax e il padre erano soliti andare insieme sui laghi ghiacciati per pescare, dopo aver forato la superficie gelata.
Non era una cosa facile e, a volte, ci voleva un'intera mattinata.
In ogni caso, che si trattasse di cesellare il ghiaccio o di attendere a lungo tra una pescata e l'altra, a tenergli compagnia c'erano sempre gli interminabili racconti d'avventura di suo padre.
L'uomo narrava le vicende di quando era giovane e queste diventarono il futuro che Tartaglia, dentro di sé, immaginava di vivere da grande.
Faceva dunque molta attenzione, si metteva nei panni del protagonista ed era in grado di immergersi completamente in quelle storie, anche se banalmente stava solo aspettando che un pesce abboccasse.
Ajax, che diverrà poi noto come Tartaglia, il "Principe", continuò a praticare la pesca sul ghiaccio anche dopo essere andato via di casa.
Non essendoci più racconti dei tempi andati a fargli compagnia, quel passatempo si trasformò in un'occasione per allenarsi, per migliorare la resistenza e riflettere sulle tecniche di combattimento.
Quei periodi di meditazione così lunghi, atti ad affinare le abilità, finirono presto per rendere il risultato della pesca totalmente irrilevante.
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Contrariamente a quanto tutto il mondo possa pensare, Tartaglia non nacque certo dotato di straordinario talento nel combattimento.
Egli si guarda bene dal rivelare l'incontro cruciale che il destino gli riservò.
Quando aveva quattordici anni, fuggì dalla monotonia della sua vita quotidiana munito unicamente di una spada corta e una borsa piena di pane.
Il ragazzo finì per perdersi nella foresta innevata.
Inseguito da orsi e branchi di lupi, perse l'equilibrio e cadde in un crepaccio senza fondo.
Al suo interno, si ritrovò davanti agli occhi le infinite possibilità di un altro mondo antico. Qui incontrò una misteriosa spadaccina.
Forse sarebbe meglio dire che fu questo regno oscuro a percepire l'ambizione che ardeva nel cuore del ragazzo.
Quell'oscurità era qualcosa in cui il futuro Messaggero, che sarà conosciuto come il Principe, non avrebbe mai più avuto modo di immergersi.
Durante il suo soggiorno, durato tre mesi, la misteriosa spadaccina insegnò a Tartaglia come attraversare l'Abisso indenne e, cosa ancora più importante, trasformò la sua natura litigiosa nell'abilità di seminare scompiglio senza fine.
Nessuno venne a sapere cosa accadde in quei tre mesi trascorsi nell'oscurità e Ajax si guardò bene dal parlarne.
Quando sua madre e le sue sorelle, preoccupatissime, lo trovarono nella foresta, nel loro mondo erano passati solo tre giorni.
E fu così che si concluse la prima avventura di Ajax, che teneva ancora in mano la sua spada corta, ormai arrugginita.
Quanto accaduto segnò la fine della sua giovinezza e l'inizio dei suoi giorni da guerriero.
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
Quando fece ritorno a casa, il giovane non era più lo stesso.
Non mostrava più paura, né esitazione, ed era diventato vanesio e sicuro di sé. Agiva come il mondo girasse intorno a lui e le battaglie esistessero unicamente per i suoi comodi.
I conflitti portano spesso cambiamenti, e tali eventi instabili, dalla portata incalcolabile, attraevano Ajax come un caleidoscopio in costante movimento.
Agli occhi del padre, quel terzo figlio, per cui si era tanto preoccupato, era cambiato in peggio e creava tanto scompiglio gratuito a Morepesok, il villaggio marittimo dove vivevano.
Forse sarebbe più accurato dire che Ajax attirava i guai, poiché ovunque andasse non facevano che nascere litigi e scontri, nei quali sguazzava allegramente.
Alla fine, dopo un'enorme rissa placata a fatica, in cui alcuni rischiarono di lasciarci la pelle, suo padre non ebbe altra scelta che far arruolare il suo amato figlio nei Fatui.
L'uomo sperava che il rigore dell'addestramento militare dei Fatui avrebbe mitigato il suo temperamento, ma scoprì ben presto che il ragazzino riusciva a conciare per le feste anche delle truppe armate di tutto punto.
Per il padre, fu un'enorme delusione. La cosa, però, attirò anche l'attenzione del quinto Messaggero, Pulcinella.
Provando grande stupore per la straripante forza fisica di Ajax, e trovando curioso che si trovasse sempre al centro di un vortice di discordia, Pulcinella accolse il ragazzo nei Fatui con il pretesto di punirlo, facendolo partire dal basso e ordinandogli di servire la Tsaritsa.
In questo modo, il giovane poteva appagare senza sosta il suo insaziabile desiderio di conquista combattendo per i Fatui e il suo ego, in continua espansione, poteva nutrirsi dell'entusiasmo provato sconfiggendo potenti nemici.
Infine, Ajax venne scelto come uno dei Messaggeri dei Fatui, ottenendo il titolo di Tartaglia, il "Principe", e diventando una delle persone più potenti di Snezhnaya.
Tuttavia, diventare Tartaglia non era certo il suo obiettivo finale. Per qualcuno che aveva intenzione di conquistare il mondo, questo non era che il primo passo.
Lettera di Tartaglia alla famiglia
Livello amicizia 4
"Carissima sorella, state tutti bene? Al nostro vecchio è passato il mal di testa?
Per favore, manda i miei saluti a genitori, sorelle e fratelli.
Vi ho spedito una medicina contro il raffreddore dal Porto di Liyue. È molto efficace, così magari papà smetterà di lamentarsi per un po'. Dovrebbe arrivare tra qualche giorno.
Problemi di nostro padre a parte, non mi sono certo dimenticato dei vostri regali.
In allegato a questa lettera dovrebbero esserci anche due aquiloni di Liyue, un sonaglio, un tamburello della fortuna, due bambole di ceramica dj Inazuma e una cassa piena di dolciumi.
Per favore, spiegate ad Anthon che gli abitanti di Liyue sono dei noiosi e comunissimi esseri umani, esattamente come noi.
Non sono fatti di pietra e nemmeno la mangiano.
Non preoccuparti della mia salute, Tonia, e cerca di non combinare guai a casa. Tornerò presto. Non appena avrò catturato le Sette Stelle di Liyue e le avrò portate ai piedi di Sua Maestà la Tsaritsa, mi imbarcherò sulla prima nave diretta verso casa, come promesso. E sapete bene che mantengo sempre le mie promesse.
Il tuo fedele e leale cavaliere."
Illusione
Livello amicizia 6
L'Illusione di Tartaglia è la sua medaglia al valore, nonché prova della sua forza.
Ricorda chiaramente il giorno in cui ricevette la sua Illusione e diventò uno dei Messaggeri.
Fu il Giullare in persona, il primo dei Fatui, ad appuntare personalmente quell'emblema su di lui, mentre era in piedi al cospetto della fredda e austera Tsaritsa.
Era il suo premio per aver sterminato numerose terribili bestie, nonché un memento di innumerevoli battaglie.
Tuttavia, quel riconoscimento non fu motivo di particolare gioia per Tartaglia, poiché la vera ricompensa per un guerriero è l'onore.
Il ragazzo non fece nemmeno caso agli strani sguardi lanciati da suoi nuovi "colleghi", poiché per lui le opinioni e le lamentele degli altri non contavano nulla.
La vista della Tsaritsa sul suo torreggiante e imponente trono, invece, bastava da sola a riempire il suo cuore di rispetto e ammirazione, non solo perché grazie a Sua Maestà il suo futuro era costellato di innumerevoli battaglie, ma anche per il modo in cui lo guardava.
Il suo sguardo era freddo, ma puro; arrogante, ma arguto.
Non era solo l'imperscrutabile Archon di Cryo, ma anche una vera guerriera.
E fu così che il Principe, una volta ricevuta la sua Illusione, giurò fedeltà assoluta all'unica e impareggiabile Tsaritsa di Snezhnaya.
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